Architettura di un evento. Parliamo di questo.Un uomo e sua figlia. Un affermato architetto di gran gusto ed una giovane donna talentuosa, bella, futuro medico. Lei si affaccia al suo diciottesimo anno di vita, bisogna festeggiare con la famiglia e gli amici. Lui mette in campo tutte le sue energie e competenze per l’occasione.
E si parte proprio dalla ricerca del luogo. L’architetto rifiuta ogni idea di banalità e mediocrità. Il pensiero va proprio alla nostra villa Wenner.
Il sopralluogo si svolge in un primo pomeriggio di inizio autunno. La festeggiata non c’è, impegni di studio. Alle soglie dei diciotto anni costruirsi un futuro è una cosa seria. Gli occhi di un padre attento già vedono la grazia e l’eleganza della figlia in perfetta coerenza con l’ambiente. Ma ora bisogna verificare la corrispondenza dei gusti della giovane. Torneranno.
All’appuntamento successivo conosciamo Daniela, e vediamo stessi occhi e stesso modo di guardare il posto. Padre e figlia non parlano molto in quell’occasione. Neanche i delfini in genere lo fanno tra di loro, ma l’intesa si mostra totale.
E ora? Ora si parte, si organizza tutto.
Molti, giunti a questo punto, si affidano ad un event planner, cercano su internet lo chef di moda o l’ultimo grido in fatto di allestimento très chic, ma in questo caso no.
In questo caso si è trattato di sapienza e maestria per l’architettura di un evento speciale.
“Quanto misurano le sale? Partiamo da una planimetria… le sedie, i divani… i colori e le luci… devo chiedere anche questo a mia figlia” “Ma Architetto sua figlia sarà sicuramente d’accordo” Ed infatti, sintonia perfetta.
A Caserta ho avuto occasione di seguire un seminario di Angelo Garini, guru e riferimento indiscusso per tutti gli event planner . Dunque, Garini non si definisce event planner ma.. Architetto di eventi. Ed ora ho capito realmente che cosa vuol dire: un evento va gestito attraverso una mappa concettuale disegnata letteralmente; catering , musici ,proprietari di struttura e tutti i soggetti coinvolti devono conoscere esattamente a) l’obiettivo b) cosa devono fare e perché.
Alla fine… non può essere che un successo.
Alla fine infatti la serata è stata strepitosa. Anche un piccolo inconveniente tecnico col video non ha fatto altro che avvicinare un po’ di più tutti gli amici intorno allo schermo del pc . Ah, ma questo mi ricorda una cosa, l’ultimo ingrediente: l’amore, perché, ricordate? Un luogo è di chi lo ama.