Una musica, mille anime. Valerio Jovine In dimora a Villa Wenner. Durante l’evento “In dimora” della Scabec Campania, che ha fatto tappa a Villa Wenner l’8 e 9 marzo, ha partecipato il noto artista.  Con lui si è tenuto un interessante dialogo. Un incontro che ha permesso una profonda riflessione sulle prospettive affascinanti sul panorama della musica e dell’arte partenopea, lasciando spunti su come tradizione e innovazione possano convivere armoniosamente.

Jovine ha condiviso una visione intensa, mettendo in luce la negatività del mainstream nei confronti della produzione artistica e musicale, in particolare quella napoletana. Secondo l’artista, la musica partenopea, ricca di tradizioni, ha il potenziale di essere una fusione di diverse radici ed espressioni.

 Il mainstream, inteso come l’adeguamento sistematico alla corrente più tradizionale ed anche più seguita dal grande pubblico, tende a ingabbiare la produzione musicale, mettendo da parte la bellezza della diversità e dell’originalità, La produzione artistica non ammette confini, ed è quindi importante aprirsi a nuove sperimentazioni senza tradire la propria identità. Non bisogna quindi ingabbiare la produzione musicale, mettendo da parte la bellezza della diversità e dell’originalità.

Il pensiero di Jovine si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’arte, e in particolare la musica, può essere vista come un mezzo per esprimere nuove idee, sperimentare e superare la tradizione senza rinnegarla. Sebbene Napoli abbia vissuto alcuni momenti irripetibili di alta produzione culturale, come gli anni Ottanta con Pino Daniele, Massimo Troisi e tanti altri, il messaggio di speranza e ottimismo per il futuro è preciso. “Non è detto che la nostra terra non possa vivere altre epoche di eccellenza”, ha affermato, “magari diverse, ma altrettanto significative.” Il suo stile unico e la sua proposta musicale innovativa potranno essere apprezzati dal vivo ancora il 25 aprile ad Agropoli e il 1° maggio a Castelluccio Inferiore, Potenza. A vita è mo’, Napulitan, L’effetto, solo alcuni dei suoi brani di successo.

Ecco quindi il significato di Una musica, mille anime. Valerio Jovine In Dimora a Villa Wenner. La testimonianza avuta appare proprio un promemoria di quanto sia fondamentale per la cultura napoletana accogliere l’innovazione senza perdere le radici. Nella Bio del profilo insta di Jovine  si legge: Musicista, cantante Napulitan Giamaicano Africano, Reggae… con i dovuti hashtag.  Una cosa è certa: la musica napoletana è in continua evoluzione, pronta a sorprenderci e a raccogliere nuove sfide. Noi, come spettatori e appassionati, abbiamo il compito di sostenere e alimentare questa continua evoluzione artistica. Napoli non ha mai smesso di essere un crogiolo di talenti; il futuro, forse, è già qui, in attesa di essere scritto.